A cura di Fondazione Circolo dei lettori e doppiozero / Bookpride. Voci del verbo desiderare
Come declinare la parola desiderio? Con tre verbi cui potrebbe corrispondere la sua azione, invisibile eppure importante. Gli incontri suggeriscono tre chiavi di lettura, per illuminarlo da prospettive diverse ma anche convergenti. Perché il desiderio, nella sua continuità, è mutevole e cangiante.
venerdì 15 marzo ore 16 | Sala Salinger
DESIDERIO E AGIRE
Produrre per produrre, in un divenire senza fermate
con Pietro Barbetta, direttore Centro milanese di Terapia della famiglia
Il desiderio è produzione, non di prodotti – oggetti, servizi o altro – ma di passioni, produce per produrre in un movimento circolare, come un anello di Möbius, come l’insieme che contiene l’insieme in cui è contenuto. Il desiderio è un divenire. Il desiderio è desiderio di onestà, rispetto, dignità. Questo pensiero ha radici in un antropologo come Gregory Bateson, un filosofo come Gilles Deleuze e psicoanalisti come Elvio Fachinelli, Feliz Guattari, Luigi Boscolo e Gianfranco Cecchin.
sabato 16 marzo ore 12 | Sala Melville
DESIDERIO E IMMAGINARE
Proiettarsi in un altrove, anche distante da sé
con Ugo Morelli, studioso di Scienze cognitive
L’etimo di desiderio rinvia all'immaginare l'oltre il percepito o l'intuìto: de sidera, intorno alle stelle. Gli uomini, che con l'evoluzione hanno acquisito il pensiero simbolico, possono proiettarsi nei territori dell'immaginazione, grazie alla capacità di concepire quello che ancora non c'è o non esiste. Il sistema emozionale del desiderio eccita la nostra immaginazione e se ne alimenta, sia quando sogniamo il nostro futuro, sia quando inseguiamo chimere, ma anche quando concepiamo un'ipotesi scientifica o ci innamoriamo.
domenica 17 marzo ore 19 | Arena Robinson
DESIDERIO E RITORNARE
Tornare a essere vicini alle stelle
con Moreno Montanari, analista filosofo
Se è vero che ogni desiderio è un eco, il suo movimento, per quanto teso verso un oggetto attuale, sarà quello del tornare. Ma tornare all’origine, risalire il tempo a ritroso, non è possibile. La psicoanalisi ci offre tuttavia la possibilità di rielaborare il passato, nel presente, per liberare il futuro, evitando il rischio del suo eterno ritorno, sotto forma di coazione a ripetere, o mera variazione sul tema.
Fabbrica del Vapore
15-17 marzo 2019